Sono nato e cresciuto nella 4^ circoscrizione di Verona e ancor prima di portare a completamento il mio percorso universitario ho iniziato ad interessarmi allle tematiche socio-politiche della mia città, ponendo il focus su quanto sia importante tornare a vivere i propri quartieri e partecipare in maniera attiva a progetti volti alla sicurezza degli stessi.
Per quanto mi riguarda, l’obiettivo è sempre stato quello di invertire la rotta rispetto a una città che mantiene una struttura monocentrica concentrando in maniera spropositata interessi, servizi, scuole, uffici, attività culturali e sportive in un’area ristretta che corrisponde al centro storico.
C'è ancora molto lavoro da fare per ridare grande qualità di vita e senso di appartenenza ai nostri residenti, garantendo sicurezza e servizi accessbili a tutti.
Continuerò a battermi affinchè la periferia esca da quell’opinione a senso unico dove i quartieri sono le aree marginali della città, i luoghi del degrado, dell’emarginazione e dell’incuria. Il modello perdente di sviluppo urbano che ne deriva ha prodotto risultati negativi, con zone anonime e prive di veri servizi per i cittadini.
Occorre sviluppare e rinforzare i legami sociali dopo anni bui e complicati, promuovendo una miglior coesione e stimolando la partecipazione attiva di tutti, nel perseguire un obiettivo comune.
Verona vive le contraddizioni e i problemi delle città antiche, sempre divisa tra la voglia di rinnovamento e ammodernamento edilizio da una parte e le necessità derivanti da un impianto urbanistico stratificato in centinaia di anni, dall’altra. Ciò nonostante, Verona ha gli spazi per divenire una città moderna e policentrica, si tratta solo di saperli utilizzare nella maniera più corretta. La pianificazione deve avvenire all’interno di un sistema coordinato di crescita della città intelligente, che segua le linee strutturali di sviluppo sostenibile nell'interesse di tutti i cittadini e che porti ogni quartieread una rinascita sociale e culturale come Verona merita.